Sono sempre più convinta che “siamo ciò che mangiamo”. Il cibo è nutrimento e cura. le nostre mamme e nonne sapevano come curarci anche senza antibiotici ed altro, con i loro infusi e le loro zuppe odorose. Sabato scorso sono stata invitata ad un convegno sulla alimentazione , come cura coadiuvante alla chemioterapia.Partecipavano anche molti pazienti in cura chemioterapica. Il convegno era promosso da Artoi associazione che raggruppa medici nutrizionisti, che curano i loro pazienti aggiungendo alle terapie tradizionali anche l’ alimentazione, nonchè integratori bionutrizionali.La testimonianza dei malati, nonchè studi e ricerca scentifica hanno convalidato la teoria. Il cibo come cura. Vivo nel cibo da quando sono nata, amo prepararlo e sono sempre alla ricerca della qualità e della freschezza. Sono curiosa e anche sperimentale, da circa 15 anni mi curo con il cibo, personalmente lo trovo geniale e molto gratificante. Stò approfondendo e tentando di divulgare quelle che oramai non sono più teorie. Chi come me lavora a stretto contatto con questa materia deve per onestà sapere quello che maneggia, le cucine tradizionali già da sole sono anche un pò curative,per esempio ho scoperto che aggiungere il sedano alla coda alla vaccinara la fa diventare più digeribile, la cicoria ripassata in padella è un ottimo depurante per il fegato. Queste sono piccole cose considerando che grazie ad abbinamenti particolari così come mi è stato spiegato sabato al convegno, si possono alleviare i sintomi devastanti della chemio, come, il vomito, la nausea, le cefalee ed altro ancora, tutto questo consente ai malati di sopportare e continuare le cure che spesso portanano a guarigione. Sono una persona fortunata e piena di energia e scusate se ho trattato un argomento senza avere un titolo accademico adeguato, ma sentivo la necessità di condividerlo con voi.